I cinque ministeri della Chiesa di Cristo


Dal giorno in cui Cristo risuscitò e prima della Sua ascensione al cielo Egli si presentò ai discepoli per
quaranta giorni, parlando loro delle cose riguardanti il regno di Dio (Atti degli Apostoli 1:3). Prima di
“andare in viaggio” e “lasciare la propria casa” come quel padrone della parabola di Marco 13:34, Egli
lasciò al mondo un dono: la chiesa, e con essa lasciò ai Suoi discepoli tutte le direttive per farla
prosperare secondo la Sua volontà.
Nella chiesa del Signore Dio non ha mai ordinato alcuna gerarchia in quanto noi tutti siamo allo stesso
livello, tanti fratelli e sorelle con un unico Padre. Ma è importante sottolineare che come nel matrimonio o
nella famiglia Dio ha posto una diversità di ruoli così anche nella chiesa Egli ha posto una diversità di
ministeri, cioè di compiti, che Egli stesso ha dato secondo la Sua propria sapienza per adempiere il
verso sopracitato, cioè per rendere la chiesa pronta al Suo regno
Questi ministeri sono alla base della chiesa, quindi una chiesa senza questi ministeri è in balìa delle
onde e una chiesa senza alcuni di questi ministeri è incompleta.
Quali sono ed a cosa servono?
Apostolo: capace di interagire con gli altri ministeri e di sopportare il peso e la pressione di tutto il corpo;
Profeta: indica alla chiesa la direzione giusta per camminare nella piena volontà di Dio;
Evangelista: capace di raggiungere chi è lontano prima degli altri;
Pastore: si occupa delle relazioni interpersonali e di tenere unita la famiglia del Signore;
Dottore: l’unico capace di arrivare nei posti più difficili e nelle situazioni più complicate.
Dalla Bibbia e dall’opera compiuta da tutti gli apostoli, possiamo comprendere che il ministero
dell’Apostolo consiste principalmente nel fondare nuove chiese sul solido fondamento dell’Evangelo, lì
dove Cristo non è conosciuto:
Nonostante tutti e cinque i ministeri lavorino strettamente insieme e siano interdipendenti, l’Apostolo si
interfaccia particolarmente con gli altri quattro in varie fasi dell’opera di Dio: nascita, crescita e gestione.
Vediamo adesso la natura di ognuno dei cinque ministeri della chiesa di Cristo, così da poterli
comprendere.
L’Apostolo è il titolo che inizialmente ebbero esclusivamente i dodici discepoli di Gesù e, già da questo,
se ne può evincere il significato. La parola “apostolo” deriva dal greco antico e significa “inviato” o
“rappresentante”. Secondo il vocabolario Treccani è anche “il primo evangelizzatore di un paese”, infatti i
dodici furono i primi chiamati all'apostolato in quanto avevano ricevuto il compito di dare il via al nuovo
messaggio della grazia. Nel Nuovo Testamento troviamo altri apostoli oltre ai dodici, come lo stesso
apostolo Paolo ma anche altri:
Il Profeta, il cui nome significa “preannunciare, predire, annunciare” è colui che più spesso parla per
pura ispirazione Divina e non per sua propria conoscenza o sapienza. Il Profeta nella chiesa predice,
esorta, rivela, conforta in modo molto efficace, parlando appunto per pura ispirazione Divina. Dio si usa
dei profeti nella chiesa anche per rivelare una chiamata ad altri:
Dio può dare in qualsiasi momento una parola da proferire ai suoi profeti:
tuttavia il Profeta non è obbligato a parlare da parte di Dio, anche se riceve un messaggio:
C’è da dire che il ministero del Profeta non va confuso con il dono di profezia, uno dei nove doni spirituali
descritti in 1Corinzi 12:8-10 dei quali accenneremo meglio più avanti. Infatti i doni dello Spirito Santo non
sono propri come i ministeri ma impropri, ovvero lo Spirito sceglie a chi darli e quando darli in base alle
esigenze e possono essere esercitati solo nel momento in cui si ricevono.
Il ministero dell’Evangelista consiste invece nello spargere il seme della salvezza in ogni dove e in
qualsiasi momento. Benché ogni singolo cristiano abbia ricevuto il grande mandato di predicare
l’Evangelo ad ogni creatura e può (deve) farlo, l’Evangelista riesce però a fare ciò con un’efficacia e una

persuasione unici. Egli è consapevole della sua chiamata ed è continuamente attivo per evangelizzare,
spesso itinerante dovunque Dio lo mandi. A lui è affidata l’organizzazione ed il coordinamento dei gruppi
di evangelizzazione nella chiesa.
Il Pastore è invece colui che, come dice il titolo stesso, si occupa personalmente delle pecore del
gregge. Il ministero del Pastore non consiste solo nel predicare la Parola di Dio nella chiesa, cosa
ufficialmente affidata a tutti e cinque i ministeri, ma consiste principalmente nel curare gli aspetti
interpersonali e interpersonal della chiesa nel senso più stretto, occupandosi di portare il peso insieme
ai fedeli e di consigliarli per quanto riguarda le situazioni più delicate e familiari che possano verificarsi.
Lineamenti peculiari di chi ha ricevuto il ministero del Pastore sono certamente la grande sensibilità, la
delicatezza e il tatto verso il prossimo.
Andiamo adesso al ministero del Dottore. Questo ministro ha anch’egli (come gli altri) un ruolo
fondamentale in ogni comunità. Il Dottore a differenza del Profeta non parla unicamente per ispirazione
Divina, anche se ciò è pur sempre possibile nel caso in cui egli riceva il dono di profezia in una qualche
occasione, ma egli parla più spesso per intelletto, conoscenza e sapienza spirituale, le quali gli sono pur
sempre conferite da Dio. Il parlare del Dottore durante l’esercizio del suo ministero è simile al parlare di
chi riceve il dono di sapienza (uno dei nove doni dello Spirito Santo) e il suo scopo principale è quello di
far crescere la chiesa dal punto di vista dottrinale. Egli è capace, attraverso lo Spirito Santo, di tirar fuori
dalla Bibbia gli infiniti tesori che Dio ha impresso dentro, a volte anche “nascosto” dentro. Egli è colui che
nella chiesa ha lo scopo di far ordine per quanto riguarda le dottrine, ha capacità di spiegarle e spinge la
comunità allo studio della Parola, facendola crescere così per mezzo di essa (1Pietro 2:2) senza farla
rimanere come un infante facilmente sballottabile qua e là (Efesini 4:14; Ebrei 13:9).
Ci teniamo a ripetere che, secondo la Parola di Dio, tutti e cinque i ministeri possono ufficialmente
predicare la Parola nella chiesa, non essendoci mai scritto che la predicazione nella chiesa sia affidata
esclusivamente al Pastore, anzi la Bibbia ci mostra come pure Apostoli, Evangelisti, Dottori e altri
predicavano anche sistematicamente la Parola nella chiesa.

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